Emma Pepe

Le Spose

  • fotografie di Emma Pepe
  • spettacolo Le Spose
  • autore Paolo Stratta
  • compagnia
  • con Paloma Acosta Martinez, Camilla Donati, Matteo Frau, Lucia Fusina, Martina Pezzini, Giuliano Proietti, Nicola Virdis, Eva Toccaceli, Lucia Righi, Silvia Francioni, Alberto Spagone, Tiziana Prota, Abdalla Selim Nabiha, Irene Torres Corralo, Jean François Gerardin, Alice Macchi, Michele Pagnotta, Ignacio Romero, Alice Bauco, Julio Rivero, Alessia Rampanti, Ewan Colsell, Amos Vasco Massingue, Edoardo Attili, Francesca Zazzu.
  • ospitato da festival Mercantia
  • data luglio 2006
  • luogo Certaldo
  • città
  • Immagini coperte da copyright
Le Spose è uno spettacolo interattivo scritto e diretto da Paolo Stratta, da un'idea di Lucia Fusina. Presentato come debutto assoluto nell’edizione 2006 del festival Mer­cantia di Certaldo, è stato considerato uno degli eventi più riusciti dell’intero cartellone, al punto da essere stato riproposto (con diverse variazioni) anche nell’edi­zione 2007. A portarlo in scena, irrompendo tra gli spettatori, artisti di specialità diverse, dalla recitazione alla giocoleria, dall’equilibrismo sul filo, al fachirismo, realizzano una performance imperdibile di grande impatto sul pubblico.

Le foto documentano lo spettacolo durante la partecipazione al festival Mer­cantia di Certaldo, nel luglio 2006.

La messa in scena

L'esplosione di una avvolgente marcia nuziale e di un caloroso Viva gli sposi!  investe, quale insolito benvenuto, gli spettatori ignari: un matrimonio si celebra attorno a loro, organizzato non dalla parrocchia locale, ma dagli artisti della Scuola di Cirko Vertigo. Fra occhi sbalorditi e increduli, corpi sballottati e smarriti, il promesso sposo, tanto atteso, è uno dei mille volti del pubblico, tra tanti altri travolto e interrotto nella sua tranquilla passeg­giata. Può sembrare uno scherzo, ma la festa si scatena davvero: la sposa, bellissima e ovviamente in bianco, abbraccia l'ignaro sposo con autentici felicità e trasporto, i suoi bizzarri fratelli, entusiasti, suonano e creano il  percorso verso l’altare gio­cando con bouquet che volano sopra le teste, le sorelle, alla ricerca a loro volta di un pretendente tra i presenti, festeggiano dan­zando sulle tele o in equilibrio instabile sul filo, e ancora una galleria di personaggi surreali, la mamma, il sacerdote appeso a un palazzo, un nonnino francese geloso e una donna in nero che grida Non spo­satevi, è un inganno! irrompono a creare questo folle e gioioso folclore collettivo che via via coinvolge tutti. Uno spettacolo che invade lo spazio senza preavviso e senza limiti, in cui le performance visive si alternano all’indispensabile interazione del pubblico, che si ritrova a vivere la scena da protagonista, inevitabilmente indotto a prendere parte al festeggiamento, a vivere la festa in prima persona, con manciate di riso nelle mani.