L'esplosione di una avvolgente marcia nuziale e di un caloroso Viva gli sposi! investe, quale insolito benvenuto, gli spettatori ignari: un matrimonio si celebra attorno a loro, organizzato non dalla parrocchia locale, ma dagli artisti della Scuola di Cirko Vertigo. Fra occhi sbalorditi e increduli, corpi sballottati e smarriti, il promesso sposo, tanto atteso, è uno dei mille volti del pubblico, tra tanti altri travolto e interrotto nella sua tranquilla passeggiata. Può sembrare uno scherzo, ma la festa si scatena davvero: la sposa, bellissima e ovviamente in bianco, abbraccia l'ignaro sposo con autentici felicità e trasporto, i suoi bizzarri fratelli, entusiasti, suonano e creano il percorso verso l’altare giocando con bouquet che volano sopra le teste, le sorelle, alla ricerca a loro volta di un pretendente tra i presenti, festeggiano danzando sulle tele o in equilibrio instabile sul filo, e ancora una galleria di personaggi surreali, la mamma, il sacerdote appeso a un palazzo, un nonnino francese geloso e una donna in nero che grida Non sposatevi, è un inganno! irrompono a creare questo folle e gioioso folclore collettivo che via via coinvolge tutti. Uno spettacolo che invade lo spazio senza preavviso e senza limiti, in cui le performance visive si alternano all’indispensabile interazione del pubblico, che si ritrova a vivere la scena da protagonista, inevitabilmente indotto a prendere parte al festeggiamento, a vivere la festa in prima persona, con manciate di riso nelle mani.