Lo spettacolo
e l'universo artistico
In tutti i miei lavori cerco sempre di coordinare voce e movimento. Per questo assolo sono partita dal titolo stesso della stagione, Solo in Teatro: ho riflettuto sulla specificità del teatro e sulla concezione di spazio e tempo teatrali. Voglio valorizzare il fatto che in teatro, più che in qualsiasi altro contesto, il tempo e lo spazio possano evocare qualsiasi cosa riusciamo a immaginare, e tutto ciò avviene sul momento. "Blindate" lo possiamo leggere sia all’inglese, e quindi significa appuntamento al buio, sia all’italiana, in tal caso riflette una realtà statica durata un anno. Nel primo caso si pone l’accento sull’assenza che ha caratterizzato questa epoca pandemica: chi agisce nello spazio teatrale è solo, aspetta il suo partner immaginario che è il pubblico. Io avrò un ristretto numero di pubblico ma anche degli spettatori, quelli a casa, che non vedrò. Si tratta di un’assenza non banale per chi fa teatro. Nel secondo caso in scena rimarrò “blindata” in un tempo passato. Si tratta di una realtà tutto sommato piacevole ed è lei ad avermi scelta.