Lo spettacolo
e l'universo artistico
Al centro della piazza troneggia un grande cono colorato agganciato al cavo d’acciaio di una gru, una sorta di giostra d’antan che rievoca il tendone del circo e le atmosfere festose delle fiere d’altri tempi. La ballerina del carillon si anima come d’incanto, danzando leggera nell’aria nel suo tutù. Le azioni acrobatiche del Carillon vivente si alternano tra il cielo e la terra mutando il punto di vista e generando stupore, brivido e meraviglia, concatenando evoluzioni aeree al cerchio, ai tessuti, alla corda e al trapezio e raggiungendo altezze vertiginose; a terra esibizioni di discipline circensi di ogni tipo sono proposte da giocolieri, equilibristi, acrobati impegnati in piramidi umane, salti, contorsioni e sono accompagnate dal vivo della musica eseguita dalla Vertigo Brass Band. Il repertorio musicale è composto da brani cult riarrangiati per l’occasione, in accordo coi temi sempre diversi che si avvicendano durante lo spettacolo e che dominano costumi, trucco e atmosfera: dai clown di felliniana ispirazione agli angeli che si librano leggeri nell’aria, dalle fate al Natale, dalla sensualità ammiccante del burlesque alla fantasia dei draghi orientali. Le penne amiche e complici di Andrea Bajani, Piero Fassino, Bruno Gambarotta, Fabio Geda, Massimo Gramellini, Luciana Littizzetto e Marco Ponti in sintonia hanno composto appositamente testi poetici in accompagnamento alle performance e in sintonia con il tema caratterizzante.