Bea
Zanin

Musicista polimorfa, Bea Zanin comincia il suo percorso con lo studio classico del violoncello, approdando successivamente all'esplorazione dell’indie e dell’underground, per poi dedicarsi alla produzione di musica elettronica e alla scrittura di musica per il teatro. Dal 2011 al 2018 in veste di violoncellista pop, affianca numerosi cantautori (Celona, Morino - Mau Mau, Spaccamonti, Bianco, Mao, Jaselli, Dellera) sui palchi italiani e nelle loro esibizioni televisive e radiofoniche. Il violoncello viene proposto sia nelle sue sonorità naturali sia nella sua trasfigurazione rock: il suono è processato con effetti tradizionalmente riservati alla chitarra elettrica. Parallelamente l'artista si dedica allo studio e alla programmazione di musica elettronica. Nel 2016 pubblica il suo disco d’esordio A Torino come va (Libellula/Audioglobe) che le frutterà un'intensa attività live e segnalazioni sui più importanti magazine cartacei nazionali (Rolling Stone, Rumore, D-La Repubblica delle donne). Dal 2018 esplora altri ambiti, collaborando con il Museo Nazionale della Scienza di Milano, per il quale rielabora alcuni brani settecenteschi in chiave elettronica, e partecipando come ospite al programma televisivo Rai Nessun Dorma, condotto da Massimo Bernardini. Il crescente interesse per la musica elettronica influenza la sua produzione artistica conducendola a sonorità vicine alla house-music. Questo filone espressivo si concretizza con la produzione di un EP con uscita prevista per estate del 2021. Dalla primavera del 2018 è collaboratrice musicale stabile della regista e coreografa Caterina Mochi Sismondi (co-founder di Superbudda) della compagnia blucinQue di Torino. La ricerca che sta conducendo si concentra prevalentemente sull'uso sincretico di violoncello, manipolazione elettronica e sound design. Il primo risultato di questo studio, il brano Vertigine di Giulietta, reinterpretazione di alcune musiche di Sergej Prokofiev, è stato trasmesso dal critico musicale Sandro Cappelletto su Radio 3.