Teresa
Pedroni

Diplomatasi alla scuola di Alessandro Fersen, Teresa Pedroni si occupa di teatro dal 1978. Da sempre interessata al rapporto tra letteratura e teatro, trova in Giuliano Vasilicò uno dei rappresentanti più significativi di questo tipo di operazione. Da questo incontro è nasce una collaborazione artistica che dura dal 1978 sino alla messa in scena del romanzo L’uomo senza qualità di Robert Musil nel 1984 al Teatro Valle. Privilegia la messa in scena di spettacoli ispirati a romanzi emblematici di autori contemporanei rappresentativi di un’epoca e delle sue problematiche sociali e spirituali. Nel 2008 viene invitata a fare parte del Comitato Scientifico Fondazione Fersen. Dal 2012 è docente per il corso di regia organizzato dall’Engim. Fonda nel 1986 con Massimo Pedroni la Compagnia Teatrale Diritto e Rovescio, utilizzando una vecchia etichetta rimasta nel cassetto dalla fine degli anni ’70, con l’impegno di percorrere nuovi sentieri drammaturgici. Lo fa nel 1988 con La zattera dei morti di H. Mueller, regia di Gianfranco Varetto, nella stagione 1988/1989 con Giorno d’estate di Mrozek, regia di Giovanni Pampiglione,  nel 1990 con Sit venia verbo, regia di Gianfranco Varetto. Si dedica alla scrittura e ai mondi letterari di Borges, Kafka, Levi, Melville, Walser, Tabucchi, Calvino, Cortàzar, a testi di Schintzler, Ostermaier, Bernhard, alle figure di Chet Baker e Charlie Parker, affiancando il lavoro di interpreti come Roberto Herlitzka, Massimo Popolizio, Javier Girotto, Paolo Ferrari, Andrea Giordana, Joop Keesmaat, Gianluigi Fogacci.