Jérôme
Thomas

Jérôme Thomas, artista eclettico, danzatore, regista e coreografo, inizia la sua carriera nel circo e nel cabaret, vincendo una medaglia di bronzo al Festival Mondiale du Cirque de Demain nel 1984. Negli anni Novanta comincia a sviluppare un proprio linguaggio, ispirandosi alla danza contemporanea e creando la giocoleria cubica, una pratica che intreccia e alterna i movimenti degli oggetti ai movimenti del corpo, dando vita a un mélange unico di manipolazione e danza. Si avvicina al jazz, collabora con molti musicisti e questi incontri lo indirizzano da subito verso una pratica dell'improvvisazione. È il direttore artistico di ARMO (Atelier de Recherche en Manipulation d'Objets)/Cie Jérôme Thomas sin dalla sua creazione nel 1992. Jérôme Thomas ha continuato la sua ricerca sull'improvvisazione e sul rapporto tra giocoleria e musica e ha portato il suo duetto con Jean-François Baez in tutto il mondo. Nel 2014 va in scena con la collaborazione di Martin Palisse lo spettacolo Over the Cloud. Nel 2015 esegue il brano di Henry Fourès per giocoliere e sestetto Dels dos Principis creato al festival della Musica di Strasburgo. Nel 2016, Hip 127 la Constellation des Cigognes, un pezzo per 7 giocolieri e un cantante d'opera, è stato presentato in anteprima all'Opéra de Limoges con l'orchestra dell’Opera: la musica è di Roland Auzet, la messa in scena e la coreografia di Jérôme Thomas e Martin Palisse. Nell'ottobre 2017, Magnétic, un pezzo per quattro giocolieri, è stato presentato in anteprima a Digione con musica e video del compositore Wilfried Wendling. Il 2018 è l'anno della creazione di i-Solo, che rinnova il suo approccio al palcoscenico e di Dans la Jongle des mots, dove si destreggia su poesie di Christophe Tarkos, entrambi diretti da Aline Reviriaud. Jérôme Thomas è stato membro del Comitato Onorario per l'Anno del Circo in Francia nel 2001. Nel 2003 ha ricevuto il Premio SACD per le arti circensi (dispositivo di sostegno alla creazione e ricerca per gli artisti di circo contemporaneo in Francia) ed è stato eletto nel 2009, 2015 e 2021 Amministratore delegato – Arti del Circo alla SACD. Giocoliere esuberante, dinamico e fluido, è legato ai significati simbolici che i suoi spettacoli possono assumere e considera la sua disciplina arte autonoma, potenzialmente in grado di esprimere qualsiasi concetto: autore di spettacoli di giocoleria coreografica e poetica, tanto collettiva, con ardite e tecnicamente elaboratissime coreografie di gruppo, quanto semplice e minimalista, basata sull'uso di una sola palla o sulla manipolazione di oggetti virtuali che danno luogo a numeri ipnotici, Thomas affonda nei valori dell'esercizio di improvvisazione, della ricerca di equilibrio tra tecnica sublime e imprevisto, dell’accettazione dell’errore, le radici della sua pratica creativa.