Lo spettacolo
e l'universo artistico
Creare uno spettacolo di circo non è solo realizzare un prodotto commerciale da vendere al pubblico, ma è prima di tutto il compimento di un atto rivoluzionario, la realizzazione di un sogno, di una utopia. La società da sempre è composta da una minoranza di persone, potremmo dire un 1 %, che gestisce il potere e da una maggioranza, il 99% che lo subisce passivamente. Nel nostro spettacolo vogliamo che il circo combatta quell’1% per esercitare attraverso le armi delle tecniche circensi, della provocazione e della capacità di osare, il proprio potere politico. Quando mio nonno ha scelto la vita del circo lo ha fatto perché allora si trattava di un mondo in cui regnava la fantasia, l’immaginazione, la capacità di spiazzare, di provocare per andare contro le convenzioni e scardinare la tradizione. Quando è venuto meno quello spirito ribelle e il circo è diventato una sterile riproposizione di tecniche e cliché, ho abbandonato quel mondo per portare la mia carica rivoluzionaria nelle strade, nelle piazze e sui palcoscenici su cui ancora oggi lavoro. Oggi vedo una nuova generazione di artisti in grado di farsi carico di questa utopia. Nei giovani di Cirko Vertigo vedo quel sogno di cambiamento che sentivo io da giovane e che ancora mi anima sulla scena. Se riusciremo a trasmettere queste intenzioni, avremo raggiunto la missione che ci siamo posti con Il Circo 99%.