Questo è un libro di consigli per coloro che un giorno oseranno l'impossibile: camminare dritti nel cielo e raggiungere le stelle.  Mostra l'arte di riempire e illuminare il Vuoto, un vuoto tra due torri, due bordi di un burrone, due pianeti, o lo spazio tra il cuore e la mente.  Un filo collega ciò che sarebbe stato separato per sempre nella solitudine. "Ehi", mi disse una volta un vecchio indiano della foresta amazzonica, mentre toccavo un cavo d'acciaio che soffriva per essere troppo teso, "non fare male al cavo, la sua anima è tenera".  Un cavo canta, suda, rutta e prima di rompersi suona male, e quando viene toccato fa un lamento. Quando finalmente si rompe, il fumo esce e i fili incandescenti arrossiscono di rabbia. Questo è un libro sulla paura e la solitudine, un libro sui sogni e la poesia, sulle altezze crudeli e la nobile audacia, sull'equilibrio maestoso e immobile di un altro mondo, sulla caduta e la morte.
Evoca un'estasi che giace dormiente nel profondo di ognuno di noi, un magnifico stato interiore che è come una chiarezza nascosta. Philippe, fragile uomo del filo, imperatore dell'aria.