Lo spettacolo
e l'universo artistico
Il silenzio assoluto, come aveva già scoperto Cage, non esiste. Gli scricchiolii delle corde in tensione, i moschettoni agganciati agli anelli, i respiri degli artisti in accordo con i loro movimenti, indizio rivelatore di quanto sia difficile ciò che appare così semplice e naturale.
Eppure il silenzio è la cornice necessaria e rarefatta di questa performance in cui i protagonisti sono il movimento, la concentrazione, lo sforzo dei corpi, il loro distendersi e contrarsi col respiro, la vertigine dell’altezza e la percezione di pericolo, la fascinazione della meraviglia: elementi semplici e potenti che nel silenzio più completo acquisiscono una luce e una consistenza diversa.
Anche il pubblico, senza essere invitato esplicitamente a farlo, entra in questa dimensione di attenzione al non produrre volutamente suoni, teso a non farsi sfuggire nulla, a cogliere ogni piccolo movimento, a essere testimone di una dimensione insolita di raccoglimento e comunanza.