Lo spettacolo
e l'universo artistico
I personaggi creati nella sperimentazione degli allievi non sono mai loro imposti, ma nascono spontaneamente dalle rispettive individualità. L’innata irruenza di Raffaele Messina, ad esempio, esplode in un personaggio trasgressivo e provocatorio che dileggia lo stereotipo sensazionalistico del circo classico al punto da terrorizzare in alcuni passaggi i bimbi delle prime file. O anche la platea è conquistata dalla docezza di Elena Fresch, emotivamente coinvolta dal racconto di questa stella del nord che, pescata a caso tra il pubblico sperimenta in un viaggio a colori di sessanta minuti tutte le tecniche del circo contemporaneo circondata dal coeso gruppo di giovani artisti suoi compagni. Il compito di tessere la trama di questo racconto per immagini è spettato a Jay Gilligan che ha saputo mettere al servizio di uno spettacolo le abilità tecniche e il carattere di ciascun membro del gruppo conferendo organicità e coesione ai quadri che scorrono a ritmo serrato. L’allestimento spaziale dello spettacolo gioca su quattro piani che si incontrano e si intrecciano comprendendo sia acrobatica a terra che quadri aerei, tra cui il cerchio aereo di Alessandra Simone, le cui evoluzioni sono state invitate anche al Festival di Stoccolma alla presenza dei rappresentanti delle principali scuola di circo europee.